Il candidato alla Camera per il Terzo Polo torna a denunciare l’assenza di candidati teramani in posizione utile e la presenza di tanti ‘forestieri’ non abruzzesi
TERAMO – “Durante questa campagna elettorale c’è un dato che salta molto all’occhio: gli spazi per le affissioni, a meno di dieci giorni dal voto, sono ancora pressoché vuoti, a parte per i manifesti dei leader e dei partiti a livello nazionale, quindi senza riuscire a vedere nessun manifesto di candidati al Parlamento che siano locali, eccezion fatta quasi esclusivamente per la Lista Calenda che presenta i manifesti dei candidati locali e soprattutto dell’Onorevole Sottanelli e dell’Onorevole D’Alessandro. Questo dato risulta molto preoccupante se analizzato in un’ottica più ampia, che abbracci un po’ tutta questa fase pre-elettiva delle politiche 2022, perché pare quasi come se i partiti locali siano spaventati dal dimostrare come i candidati in Abruzzo quasi sicuramente non siano rappresentativi della Regione per un terzo, rischiando addirittura di non rappresentare minimamente la Provincia di Teramo per la prima volta“. La sottolineatura arriva da Giulio Cesare Sottanelli, candidato per il Terzo Polo alla Camera dei Deputati, che torna a battere sulla presenza di candidati paracadutati da fuori regione in Abruzzo per queste elezioni nella maggior parte delle altre coalizioni.
“La Regione Abruzzo dal 2019 con l’elezione di un Presidente romano, quale l’onorevole Marco Marsilio – dice Sottanelli -, ha iniziato un processo di tracollo della rappresentatività territoriale che ora vede perdere ben un terzo dei parlamentari che spetterebbero alla Regione e agli abruzzesi, più precisamente 4 su 13. Una scelta da parte di partiti come Fratelli d’Italia e Lega di togliere ben quattro posizioni certamente eleggibili alla rappresentanza regionale per calare dall’alto tre candidati non abruzzesi di Fratelli d’Italia e uno, già eletto una volta in Abruzzo e mai visto sul territorio, della Lega, i quali non conoscono le sfaccettature né tantomeno le esigenze del territorio”.
“Parliamo della leader di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni, di Roma, candidata all’uninominale della Camera dei Deputati; Fabio Roscani, di Roma, candidato in prima posizione nella lista FdI per la Camera, già Presidente nazionale di Gioventù Nazionale (sezione giovanile di FdI); Rachele Silvestri, già parlamentare del Movimento 5 Stelle, passata a Marzo 2021 tra le fila del partito di Meloni, candidata in seconda posizione nelle liste del plurinominale di FdI alla Camera; infine Alberto Bagnai, della Lega, candidato all’uninominale della Camera di Chieti, già eletto alle ultime politiche in Abruzzo, il quale dalla conferma dei risultati elettorali del 2018 non si è mai sentito impegnarsi per i problemi dell’Abruzzo“.
“Per di più nessun partito – aggiunge Sottanelli -, fatta eccezione per la Lista Calenda-Terzo Polo, ha avuto rispetto per la Provincia di Teramo, candidando nessun teramano come capolista, rischiando di non fare avere alcun parlamentare teramano all’Abruzzo per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana. Questo significa che l’unico capolista, teramano, eleggibile è e rimane l’onorevole Giulio Sottanelli. Da parte della stragrande maggioranza dei partiti candidati si consumano così un enorme affronto e una grave mancanza di rispetto nei confronti della nostra Regione, di tutti gli abruzzesi e ancora di più dei Teramani. Un affronto che non può essere accettato”.